Tu regni, o eterna, o senza nome! Pende
Dal tuo seno, d’amor fonte e di luce,
Ultimo nato l’uomo, in cui risplende
La tua bellezza e il tuo poter traluce:
In un bacio d’amore ei ti comprende;
A tutto amar nell’amor tuo s’induce;
E in una voluttà sacra, infinita
Infutura la sua nella tua vita.
Ciò che muore per noi, per te rivive
E specchia in mille forme unica idea;
Ciò che del sole a un tratto esce alle rive
Lentamente nel tuo grembo si crea;
Tutto palpita in te, tutto in te vive,
Si tramuta, si strugge e si ricrea;
Vivono in te, non pur l’alghe e i coralli,
Ma le rocce, i ghiacciaj, l'acque, i cristalli.
Un corpo immenso è l’universo, e ognuno
De’ membri suoi, delle sue fibre è un mondo;
Ma ben che propria vita abbia ciascuno,
E sia diversamente ognun fecondo,
Dal Sol raggiante al sasso umile e bruno,
Dal pensiero dell’uomo al verme immondo,
Un’anima infinita il tutto informa,
E lo spinge a migrar di forma in forma.