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70 Atlantide


Tu regni, o eterna, o senza nome! Pende
     Dal tuo seno, d’amor fonte e di luce,
     Ultimo nato l’uomo, in cui risplende
     La tua bellezza e il tuo poter traluce:
     In un bacio d’amore ei ti comprende;
     A tutto amar nell’amor tuo s’induce;
     E in una voluttà sacra, infinita
     Infutura la sua nella tua vita.

Ciò che muore per noi, per te rivive
     E specchia in mille forme unica idea;
     Ciò che del sole a un tratto esce alle rive
     Lentamente nel tuo grembo si crea;
     Tutto palpita in te, tutto in te vive,
     Si tramuta, si strugge e si ricrea;
     Vivono in te, non pur l’alghe e i coralli,
     Ma le rocce, i ghiacciaj, l'acque, i cristalli.

Un corpo immenso è l’universo, e ognuno
     De’ membri suoi, delle sue fibre è un mondo;
     Ma ben che propria vita abbia ciascuno,
     E sia diversamente ognun fecondo,
     Dal Sol raggiante al sasso umile e bruno,
     Dal pensiero dell’uomo al verme immondo,
     Un’anima infinita il tutto informa,
     E lo spinge a migrar di forma in forma.