Stagion passò; ma intorno a lui tuttora
Pe’l fiero bosco e le dedalee strade
Un armento spettral che tutto ignora
Smarrito mugghia e in sagrificio cade;
Serrata a' fianchi suoi vigila ancora
La schiera rea che le coscenze invade.
La setta rea dal satiriaco ruzzo,
Che l'Ideale ha in tasca e Dio nel buzzo.
Date al mostro le spalle, un sentier erto
Fra sterpi e sassi e già noto ad Edea
Presero i Pellegrini, a cui d’aperto
Aer brama e di luce il petto ardea;
Giungono a un torrentel, che torbo e incerto
Freme, non so per qual bizzarra idea,
E poi da una sassosa, ispida vetta
Lanciasi al pian, dove nessun l’aspetta.
Qui s’adagiano alquanto. Ecco, già il sole
Scende nel mar che par l’agogni e tremi,
E alle montagne, che baciar pur vuole,
Fasci invia di giacinti e crisantemi;
Lievi ciocche di rose e di viole
Vagano dell’azzurro ai lembi estremi,
Mentre un blando chiaror dall’altro lato
Annunzia al ciel, che il plenilunio è nato.