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68 Atlantide


Stagion passò; ma intorno a lui tuttora
     Pe’l fiero bosco e le dedalee strade
     Un armento spettral che tutto ignora
     Smarrito mugghia e in sagrificio cade;
     Serrata a' fianchi suoi vigila ancora
     La schiera rea che le coscenze invade.
     La setta rea dal satiriaco ruzzo,
     Che l'Ideale ha in tasca e Dio nel buzzo.

Date al mostro le spalle, un sentier erto
     Fra sterpi e sassi e già noto ad Edea
     Presero i Pellegrini, a cui d’aperto
     Aer brama e di luce il petto ardea;
     Giungono a un torrentel, che torbo e incerto
     Freme, non so per qual bizzarra idea,
     E poi da una sassosa, ispida vetta
     Lanciasi al pian, dove nessun l’aspetta.

Qui s’adagiano alquanto. Ecco, già il sole
     Scende nel mar che par l’agogni e tremi,
     E alle montagne, che baciar pur vuole,
     Fasci invia di giacinti e crisantemi;
     Lievi ciocche di rose e di viole
     Vagano dell’azzurro ai lembi estremi,
     Mentre un blando chiaror dall’altro lato
     Annunzia al ciel, che il plenilunio è nato.