Dell’edificio la doppiezza e il nodo,
Dirò così, che le due reggie lega,
Non parve strano a Esperio in alcun modo,
Che assai conosce i ferri e la bottega:
Volle avvertir però, stando in sul sodo,
Che se nuova non è siffatta lega,
E l’un potere ancor l’altro sorregge,
Odiare i lupi è sempre utile al gregge.
Ben Edea gli osservò, che al tempo antico
Il nostro, almeno in ciò, poco somiglia,
E ch’ora al mondo non importa un fico
Se l’un fa all’altro l’occhiolin di triglia;
Che l’arte loro e il traffico impudico
A nostra libertà rischj non figlia;
E che il Pensier più facilmente avanza,
Quando è regola sua la tolleranza.
Ma Esperio, che in ciò solo esser codino
Indispensabil crede, e se ne vanta,
Soggiunge, che avanzare è uman destino,
Che spesso, è ver, la tolleranza è santa;
Ma chi sen va tranquillo al suo cammino.
Di tal virtù non n’ha d’aver poi tanta,
Che al masnadier, ch’aprir gli vuol la pancia,
Dica: Faccia, e gradisca un po’ di mancia.