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Canto secondo | 49 |
Io fiamma esser vorrei! Tra le mie spire
Soffocherei questa malnata schiatta,
Che vivere non sa nè sa morire,
Solo alle frodi e alle lascivie adatta;
Vile negli odj, perfida nell’ire,
Anche ne’ vizj neghittosa e sciatta,
Insidiosa, torpida, maligna,
Che alla virtù, che all’Ideal sogghigna.
Ed io vivo? E son qui? Ben la mia vita
Rinvigorir ne’ tuoi ricordi io sento,
Ma se a questa mi volgo orda abborrita,
È peggior d’ogni morte il mio tormento.
Trammi da questa gora all’infinita
Luce, a cui sempre il mio pensiero è intento,
Tu cittadino d’un aereo regno
Me d’altra gente e d’altri tempi degno!