Battaglie ho detto, e detto ho men del vero:
Chè, se non più di due n’ha combattute,
Aggiunger devo, ad esser veritiero,
Che tutt’e due l'ha volentier perdute;
Perchè la strategia del conte Zero
Non mira alla vittoria e alla salute:
Oibò, questi son rancidi ripeschi
Da lasciare ai romantici tedeschi!
I tuoi guerrieri, Italia, i figli tuoi
Denno a più alto segno alzar le mire:
Gli eroi, figli d’eroi, padri d’eroi,
Non devono saper se non morire;
Sembri questa a chi vuol gloria da buoi,
Essa t’è vantaggiosa oltre ogni dire,
Se le disfatte tue son così gaje,
Che padrona ti fan d’acque e di baje.
Togli all’opra dei campi e all’officine
I tuoi giovani figli, Italia accorta,
E di schioppi, di daghe e di spalline
Nel guerriero fulgore il sen conforta;
Fumin le icnusie steppe e le pontine
Di miseria e di morbi, a te che importa?
Sol dalle salutari arti di guerra
Ricchezza, libertà, gloria ha la terra!