Legato al collo ei porta lo specifico
Mirabile per cui con senno pratico
Congiunse in pateracchio alto e prolifico
La Monarchia col Genio democratico:
La libertà divenne un geroglifico,
La legge diventò gioco enigmatico;
Sicuro egli è d’aver con sommo ingegno
Rimodernato, anzi rifatto il regno.
Altri sette con lui, quanti i peccati
Mortali, han del poter l’inclito pondo,
Destri tutti, scaltriti e accivettati
A far lor agio ed a gabbare il mondo;
Una falange di salariati
Guarda loro dai bachi il mappamondo,
Mentre con leste e graziose branche
Essi ordiscon balzelli e asciugan Banche.
In una sala, o camera che sia,
S’adunano con lor cinque o seicento,
Che per la gran loquacità natia
Sono detti gli apostoli del vento;
Ma non si sa per quale arte o malia
Cangian volto e natura ogni momento,
E di persone oneste, abili e dotte
Altri diventan lupi, altri marmotte.