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28 Atlantide


Io celeste non son: benchè d’essenza
     Sublime e di solar fiamma formata,
     Tanta avuto ho dell’uomo esperienza,
     308Che posso all’uom sorella esser chiamata;
     Indi nel petto un’infinita ardenza
     Al ben costante, al male inesorata;
     Indi, al par che nel tuo, dentro al mio core
     312Han vicenda operosa odio ed amore:

Amore eguale, libero, gagliardo.
     Aspro fanciul, benefico gigante,
     Che l’animo pietoso e il mite sguardo
     316Piega su l’uom, sul bruto e su le piante;
     Odio nato d’amor, che del codardo
     Secol saetta le menzogne tante;
     Odio che invade ogni alto, ogni umil loco,
     320E purifica e strugge al par del foco.

Tu rivedrai la gente ibrida e trista,
     Dell’oro schiava ed all’error venduta,
     Non come appare a tutti a prima vista,
     324Nè quale fino ad or tu l’hai veduta:
     Chi segue me, tal novo acume acquista
     Cui resister non può la frode astuta,
     E per cui l’occhio uman, non che il pensiero,
     328Passa il volto alle cose e scorge il vero.