Io celeste non son: benchè d’essenza
Sublime e di solar fiamma formata,
Tanta avuto ho dell’uomo esperienza, 308Che posso all’uom sorella esser chiamata;
Indi nel petto un’infinita ardenza
Al ben costante, al male inesorata;
Indi, al par che nel tuo, dentro al mio core 312Han vicenda operosa odio ed amore:
Amore eguale, libero, gagliardo.
Aspro fanciul, benefico gigante,
Che l’animo pietoso e il mite sguardo 316Piega su l’uom, sul bruto e su le piante;
Odio nato d’amor, che del codardo
Secol saetta le menzogne tante;
Odio che invade ogni alto, ogni umil loco, 320E purifica e strugge al par del foco.
Tu rivedrai la gente ibrida e trista,
Dell’oro schiava ed all’error venduta,
Non come appare a tutti a prima vista, 324Nè quale fino ad or tu l’hai veduta:
Chi segue me, tal novo acume acquista
Cui resister non può la frode astuta,
E per cui l’occhio uman, non che il pensiero, 328Passa il volto alle cose e scorge il vero.