Mille balzâro al formidabil lampo
Rossi leoni ed agitâr la chioma,
E quel ch’or or parea funereo campo
Opre mirò per cui rinacque Roma;
All’improvviso, irresistibil vampo
Tutta di tirannia l’idra fu doma;
Ed altro osato il fatal brando avrebbe,
Ma troppo altrui l’alta sua gloria increbbe.
Per la via luminosa, ove il valore
Gl’inciampi ruppe e la vittoria rise,
Sorse su bronzeo carro il patrio Amore,
E l’età nova dietro a lui si mise:
Tal per la via, che d’un soave albore
Fascia le notti, il Sol nostro sorrise;
E di nuovi, crescenti astri un festante
Popolo il segue con tenor costante.
Passa il fulgido nume, e delle ruote
Fervide, fragorose il mondo segna;
Dei popoli cessanti il sonno scuote,
E il sentier della gloria a tutti insegna;
Spezza irose barriere, ozj percuote,
Fuga monarchi, e di punir disdegna;
E nello sdegno e nel perdon sublime,
Entro la luce sua tutti redime.