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222 Atlandide


O nati al vero ed alla gloria nostra,
     Sia che si schiuda a voi l’arduo sapere,
     E come ciel che al novo dì s’innostra
     Splendan le vostre ardenti anime altere;
     O che a spezzar la formidata chiostra
     Serriate i carmi in generose schiere,
     Che a par di rutilanti angeli irati
     Fugan gli errori all’uman danno armati;

Sia che un nimbo di gloria al capo austero
     Arda inconsunto e l’ombre invide accenda,
     O al tetto ignoto, in cui vivete al Vero,
     Le sue fredde il livor tenebre stenda;
     Sia che saetti il vostro genio altero
     Liberamente la congrega orrenda,
     O che innocenti di catene carchi
     Balzar facciate dal sonno i monarchi;

Voi ricerchi la lode, a voi si volga
     Con volo di squillante aquila il verso,
     E al capo vostro nitido si avvolga
     Qual aureo serto in pura fiamma asterso:
     Voi, così dall’error l’uomo si tolga,
     Rispecchiate l’Idea dell’universo;
     Cavalieri del mio fulgido regno,
     Voi conoscente agli avvenire insegno!