Crebber delle spregiate ire recenti
Le forze antiche e l’ebbre invidie altrui;
Né col furor di torbidi torrenti 92Prorupper già, come soleano, in lui,
Ma guernite di torvi accorgimenti,
Di trame vili e di sospetti bui
Il circuiron sì, che l’omicide 96Arti ei sentì, ma l’offensor non vide.
Né tremò già: l’occulta ira nemica
Sfida a giornata, ed a piè fermo aspetta,
Ma paventosa di battaglia aprica 100Più secura dall’ombra ella saetta;
Spezza ei talor gli agguati e il piè districa,
Ma ferrea maglia intorno ai fianchi ha stretta;
Più destri colpi, arte più cauta ei tenta, 104Ma vana è ogn’arte, e i colpi all’aure avventa.
Dileguasi fra tanto all’aer bruno
Lo stuol che prima in sua difesa accorse:
Crescon l’ombre il terrore, e fugge ognuno 108Dell’onor proprio e della vita in forse;
Stette armeggiando intorno a lui qualcuno,
Ma tosto un serpe al manco lato il morse,
Tal che, vile tre volte, il viso imbianca, 112Ghigna al tradito, e al traditor s’imbranca.