Mal si crede perciò, che il giogo infame
Di leggi inique i popoli snaturi;
Che del corrotto social carcame
Nascano i rei, siccome vermi impuri;
Che diuturna sofferenza e fame
A far più tristo il poverel congiuri;
Che sia dell’opre sanguinarie e ladre
Padre l’Errore e la Miseria madre.
Confesso, che finor non ho potuto
Tutta osservar la criminosa lue;
Che in cento casi c’ho fra mani avuto,
M’hanno dato ragion soltanto due;
Che qualche saccentello aspro e cocciuto
Con le cifre alle man mi dà del bue;
Ma, per dio, quando s’abbia un po’ di naso,
Una legge a scoprir basta un sol caso!
Ma comunque ciò sia, mai dalla sporca
Via del delitto, ove natura il caccia,
Non osate sperar che l’uom si torca,
Quantunque Civiltà specoli e faccia.
O consorzio civil, solo la forca
A te salute e sicurtà procaccia;
O forca salvatrice, o forca pia,
Torni dunque il tuo regno, e così sia!