Un bazzarre v’è qui, dove si mesce
Quanto v’ha di più incongruo e di più strano,
Dove ognun, che non sia carne nè pesce,
Può comprare un sapere utile e piano,
Saper che più del tuo facil riesce,
E non è come il tuo superbo e vano,
E che infin mette capo a fare intendere,
Che tutto è merce e può comprarsi e vendere.
Soffici idee, dottrine malleabili,
Teorie rimessive e riducibili,
Sentenze anfibie, astuzie commerciabili,
Ideali sonanti e commestibili,
Programmi sovra il proprio asse rotabili,
Riformette discrete e digeribili,
Menti a zig-zag, coscienze a biribisso
Qui si vendon per poco, a prezzo fisso.
Vedi agitarsi là quel mingherlino
Grigio, sudicio, losco, invecchignito,
Che sul labbro ha la celia di Pasquino
E come arcobalen vario il vestito?
Eppur, benchè sì guitto e sì piccino,
È critico, orator, capopartito,
Come dir tre Cagliostri in un sol tomo,
Tre nullità che formano un grand’uomo.