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O possente su tutti, o veneranda
     E di culto ben degna, alma regina,
     Cui l’età, che dal cielo esuli manda
     Gli antichi numi, il facil collo inchina;
     Tu che di te pensosa, in ammiranda
     Guisa volgi a tuo pro l’altrui rovina,
     E con dotti rimbombi e vanti austeri
     L’anime adeschi ed ogni gente imperi;

Maga gentil, che con circèa mistura
     Gli aspetti delle cose orni e trasformi,
     Pomposa dea, magnifica Impostura,
     Che del tuo nume il secol vecchio informi,
     Se mai l’itala gente avesti in cura,
     Sotto il tuo patrocinio anch’io vo’ pormi,
     Io che finora, ahi tracotante e stolto,
     Sdegnoso il tergo a’ tuoi delubri ho volto!