Nè se n’aveva a male; anzi solea
Ripeter sempre su lo stesso metro,
Che s’ella era viril se ne tenea;
Che chiaro il suo passato era qual vetro;
Che a saper se una donna è onesta o rea,
Prima di tutto hai da guardarle dietro;
Ed aggiungea ritualmente: il merito
Principal d’una donna è un buon preterito.
Suo tempio e scuola è il mistico boschetto,
In cui rampollan quelle piante strane,
C’hanno la forma, come dianzi ho detto,
Di non so quale in fra le membra umane;
Quivi sovente in sodalizio eletto
Siedon l’inclite donne, e l’egre e vane
Cure irridendo dell’imbelle sesso,
Tutto dicono e fan senza permesso.
Una disserta qui d’Apelle e Zeusi
Ispirata che par la vecchia Musa;
Spiega un’altra i misteri alti d’Eleusi,
Chi Grozio loda e Puffendorfio accusa;
Qual di canoni parla e d’enfiteusi,
Chi conferisce su l’ipotenusa;
Questa dice del gas, quella dell’ètere,
Chi ’l bisturì maneggia e chi ’l catetere.