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Canto sesto | 139 |
Che verso sera s’avviâr bel bello
Alla riva soggetta; e qui d’un salto
Rimontati sul magico battello,
Sciolser la doppia fune e preser l’alto.
Scivolava il legnetto agile e snello,
Sul mare che parea purpureo smalto,
Fin che fûr presso a un’isoletta strana,
Mobil sull’onda e di sembianza umana.