In memoria del fausto avvenimento
Un novo ordin creò Testadilegno,
Che sanzionato poi dal Parlamento,
Fu conferito a chi ne fu più degno:
I cavalieri in tutto furon cento,
Un medaglione al collo era il lor segno,
Una bacchetta con un bussolotto
L’impresa; Ingegni e non Ingegno il motto.
Al saper questa nuova istituzione,
Che fu chiamata l’Ordine del Callo,
E della quale il primo gran cordone,
Come suppor si può, fu Baraballo,
Si sviluppò per entro alle persone,
Ch’erano più o meno entrate in ballo,
L’impetuosa malattia secreta
D’incoronar l’altissimo poeta.
Secreta ho detto, ma bentosto esplose,
Occupò, dominò tutte le menti;
La Fama tra le chiappe il trombon pose
E soffiò la notizia a’ quattro venti;
Ci fu chi ’l trionfale inno compose,
Chi ammannì gli ammenicoli occorrenti;
Molti imbastiron versi in vario stile,
Stile barbaro intendo, e non civile.