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134 Atlandide


In memoria del fausto avvenimento
     Un novo ordin creò Testadilegno,
     Che sanzionato poi dal Parlamento,
     Fu conferito a chi ne fu più degno:
     I cavalieri in tutto furon cento,
     Un medaglione al collo era il lor segno,
     Una bacchetta con un bussolotto
     L’impresa; Ingegni e non Ingegno il motto.

Al saper questa nuova istituzione,
     Che fu chiamata l’Ordine del Callo,
     E della quale il primo gran cordone,
     Come suppor si può, fu Baraballo,
     Si sviluppò per entro alle persone,
     Ch’erano più o meno entrate in ballo,
     L’impetuosa malattia secreta
     D’incoronar l’altissimo poeta.

Secreta ho detto, ma bentosto esplose,
     Occupò, dominò tutte le menti;
     La Fama tra le chiappe il trombon pose
     E soffiò la notizia a’ quattro venti;
     Ci fu chi ’l trionfale inno compose,
     Chi ammannì gli ammenicoli occorrenti;
     Molti imbastiron versi in vario stile,
     Stile barbaro intendo, e non civile.