E la sentenza sua, circa al gran callo,
Ridotta in brevi termini fu questa:
Considerato ben, che polpa e callo
Son sinonimi, e Plinio anche l’attesta;
Visto ch’anco le mele hanno il lor callo,
Cioè la polpa, è cosa manifesta,
Che se Ovidio nei piedi e nel sedere
Ebbe polpa, anche calli ebbe ad avere.
È perciò sua precisa opinione,
Che se lo stesso è il dire o calli o polpe,
Tutti e due gli avversarj hanno ragione,
E se colpe han, son d’ambedue le colpe.
Così l’alto dissidio egli compone
Con parer mezzo ciuco e mezzo volpe:
Chè fra due pronti a sbudellarsi, è bue
Chi non dà la ragione a tutti e due.
Come il responso dodoneo fu udito,
La città tutta, a cui non parea vero
Che il litigio feral fosse finito,
D’un gaudio gongolò pieno e sincero;
Ritornò a tutti il sonno e l’appetito,
Mutossi il tosco in latte, il fiele in siero;
Tutti sentian salir fin sopra gli occhi
Un dolce umore e scendere ai ginocchi.