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Canto sesto 133


E la sentenza sua, circa al gran callo,
     Ridotta in brevi termini fu questa:
     Considerato ben, che polpa e callo
     Son sinonimi, e Plinio anche l’attesta;
     Visto ch’anco le mele hanno il lor callo,
     Cioè la polpa, è cosa manifesta,
     Che se Ovidio nei piedi e nel sedere
     Ebbe polpa, anche calli ebbe ad avere.

È perciò sua precisa opinione,
     Che se lo stesso è il dire o calli o polpe,
     Tutti e due gli avversarj hanno ragione,
     E se colpe han, son d’ambedue le colpe.
     Così l’alto dissidio egli compone
     Con parer mezzo ciuco e mezzo volpe:
     Chè fra due pronti a sbudellarsi, è bue
     Chi non dà la ragione a tutti e due.

Come il responso dodoneo fu udito,
     La città tutta, a cui non parea vero
     Che il litigio feral fosse finito,
     D’un gaudio gongolò pieno e sincero;
     Ritornò a tutti il sonno e l’appetito,
     Mutossi il tosco in latte, il fiele in siero;
     Tutti sentian salir fin sopra gli occhi
     Un dolce umore e scendere ai ginocchi.