L’armi di questa gente oltre ogni detto
Bizzarre sono: han tutti il ventre ignudo,
Ma fin sopra le orecchie hanno un berretto,
E sul berretto un cardo ispido e crudo;
Un’Enciclopedia lor fascia il petto,
Un Calepino serve lor di scudo,
Un arnese hanno in man lungo a due tagli,
E un diploma di laurea in sui sonagli.
All’apparir di sì munita schiera,
E più del carretton dei libri immani,
Pallidi gli altri diventâr qual cera,
E sciogliere sentîr ginocchia e mani:
Selva così, che pria della bufera
Sfidar parve di lei gli odj lontani,
A un leggero alitar tremola tutta,
E si piange in cor suo vinta e distrutta.
Ma il capitano lor, ch’era prudente
E l’umor conoscea del suo drappello,
Ordina d’occupar militarmente
Un’osteria che val più d’un castello.
Grato è il comando a quell’eroica gente,
A cui scendeva il cor già nel budello,
E che aver crede in quelle pingui mura
La pancia insieme e l’anima sicura.