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118 Atlandide


Fra due del dotto cielo astri minori
     Il litigio fatal prima si accese,
     L’un detto Zebedeo de’ Cavolfiori,
     L’altro Vattelappiglia Inquelpaese:
     Il primo avea con provvidi sudori
     E viaggi nel Nord fatti a sue spese
     Scoverto che Nason, senza alcun fallo,
     Nella pianta d’un piè ci aveva un callo.

Ma l’altro non men dotto e più paziente,
     Con le ricerche originali sue
     E con dottrina stupefacíente
     Provò che il suo collega era un gran bue;
     Che Ovidio a’ piè non avea calli niente,
     Ma tra le mele invece aveane due;
     E Ottavio, che volea mele sincere,
     Mandollo a Tomi a fare il sorbettiere.

Fu questa appunto la favilla, ond’ebbe
     Epica fiamma il letterario sdegno,
     Che tanto in poco divampando crebbe
     Da minacciar dall’ime basi il regno;
     Poi che non sol chi a fonti algide bebbe
     Storico umor perdette ogni ritegno,
     Ma quanti avean con vecchia dietetica
     Pasciuto il sen di spumeggiante estetica.