da banda, con alta riverenza, gli slanci del sentimento religioso verso una felicità sovrumana ed eterna che gli eguaglia nel dispregio ogni felicità confinata nel tempo e nel nostro pianeta. Si tratta qui di comparare fra loro gli stati successivi dell’umanità sulla terra e non di raffrontarli con lo stato di una umanità extraterrena. Mettiamo da banda per sempre i lamenti dei vecchi e i furori dei giovani. Gli uni e gli altri hanno valore di fattori dell’evoluzione umana, non di giudizi sul corso ch’ella tiene perchè giudizi nei quali ha parte essenziale una condizione fisica del giudice, la sua età, sono viziati dall’origine. E così mettiamo da banda i miraggi del buon tempo antico. Si vuole che un imperatore della China abbia fatto sterminare i lodatori del passato e le loro famiglie; quanto a noi accontentiamoci di sterminare le lenti della vecchiaia nostra e dell’altrui, lenti ingannatrici, fatte di rimpianto egoistico, di oblio e anche di vanità. Mettiamo da banda le statistiche criminali perchè materia troppo incerta e atta a trarre in inganno, come quella che ci farebbe apparire migliore del nostro quel tempo in cui fosse meno severamente provveduto alla sicurezza pubblica e alla giustizia. Concediamo soltanto alla voce amara di affermare in faccia all’orgoglio del secolo la persistenza del dolore e il pronto a-