Pagina:Ascensioni umane Fogazzaro.djvu/200

178 Ascensioni umane

poesia come all’amore di idealizzare il corpo umano, di anticipare, istintivamente, in un vago, fantastico, profetico modo, la sua evoluzione futura. Una piccola, delicata mano di donna non ha nella mente del poeta e dell’amante che forma, colore, vita, senso, intelligenza, passione, femminilità; è per essi un breve, squisito poema, una silenziosa parola dell’anima, e diventa un simbolo, quasi, nel suo durevole fiore, di giovinezza immortale. Essi abborrono dal pensare che la dolce mano spirituale discende da membra non umane anche per una interposta miriade di secoli, ma egualmente abborrono dal pensare l’interno di quella mano come lo pensa un professore di anatomia. Le due ripugnanze hanno la stessa radice, l’idea di una vita inferiore, puramente animale, di un organismo simile nel suo giuoco interno, a quello dei bruti.

È un fatto che offende molto più, considerandolo nel corpo intero. A negarlo nel passato vi è ben poco guadagno perchè bisogna poi ammetterlo nel presente. Ebbene, io trovo che il senso di questo fatto, quanto più è vivo, quanto più è forte, tanto più impetuosa reazione cagiona, tanto maggiore slancio imprime all’amorosa fantasia che solo vuol pensare in un corpo la bellezza esterna, il fiore della vita, la intensa espressione dell’anima, ossia