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166 | Ascensioni umane |
stiana, di tutte le Chiese, sorge e dice: «Io vedo che non vi è differenza di natura fra il corpo dell’uomo e quello dei bruti; io posso credere che il primo discende per via di generazione dal secondo, ma io vedo che v’è una differenza di natura fra l’anima dei bruti e l’anima dell’uomo in quanto solamente la seconda è capace di un vero e proprio concetto, di una vera e propria coscienza; io debbo credere che a produrre la seconda è intervenuta una Parola divina e che la seconda è immortale personalmente,»
Premesse queste dichiarazioni, la coscienza cristiana è libera di accettare qualunque concetto sulla origine dell’anima che non sia inconciliabile con esse.
Io entro qui per un momento non propriamente nel campo dove si discute intorno alla origine dell’anima prima, bensì in un altro campo molto vicino e simile, dove si discute intorno alla origine di tutte le anime che vennero poi.
La teologia cristiana non è mai riuscita a trovarsi tutta concorde su questo punto, ha poste avanti più ipotesi contradditorie. Si è detto che ciascun’anima è creata direttamente da Dio per ciascun corpo, vi si è opposto che in tal caso le anime andrebbero immuni dal peccato originale. Si è detto che le anime sono nei germi,