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L’Origine dell’Uomo 151


Darwin saltò e parecchi altri saltarono dietro a lui, sostennero che, come il corpo, anche l’anima umana non ha origine da un atto creativo speciale, ma si è sviluppata naturalmente dall’anima dei bruti. Tutti però non varcarono il passo nello stesso luogo e perciò, se ci figuriamo dei ponti gettati sui vari passaggi, vi vedremo interposti dei veri abissi. Per giungere alla conclusione che non vi è differenza di origine fra il bruto e l’uomo neppure rispetto all’anima, molti hanno preso, dietro al professore Haeckel, la via più facile e corta; hanno detto che non possedono del tutto anima nè le bestie nè gli uomini, che le sensazioni, il sentimento, la intelligenza, la ragione, la volontà, la coscienza sono movimenti della materia e niente altro. Questa idea ha suscitato nelle persone religiose un grande ribrezzo, che è ragionevole, ma insieme anche una grande paura che mi ricorda l’antico motto piemontese: La para a l’é faita d’nen. E invero quei signori trovando di non poter capire il dogma dello spirito immortale, ne inventarono un altro, quello della materia pensante, che si capisce ancora meno. Tolsero dal problema dell’Universo una grande X e misero a quel posto una enorme Y. Ciò li ha potuti divertire, ciò è stato anche utile in un certo senso; ogni errore ha la sua provvidenziale utilità. È