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L’Origine dell’Uomo 141

quando spiega il formarsi degli organismi sociali, il loro sviluppo, la loro decadenza, le loro trasformazioni, il progressivo prevalere della intelligenza nella vita sociale, il progressivo accordarsi delle coscienze umane in un ideale morale unico. Ma se si vuol dare a questa supposta legge di evoluzione il governo dell’Universo in un passato di cui non si vede il principio e in un avvenire di cui non si vede la fine, e si nega la sua solidità proprio nel mezzo, è follia di affidarle così gran peso; essa rovinerà tutta intera. Dunque per me che sinora parlai della grande ipotesi con un concetto così alto del suo valore, della sua bellezza intellettuale e morale, della luce che ne può venire alla fede religiosa, è adesso una ineluttabile necessità di saggiarne la resistenza nel tratto più importante e più dubbio, di vedere quali sostegni scientifici abbia, e se uno possa mettervi il piede portando seco la sua fede cristiana, o se il carico è troppo forte e bisogna prima deporlo. Sarà pure un dovere per me di parlarne poi come artista, di considerare se la presunta discendenza dell’uomo dai bruti faccia davvero nel disegno dell’Universo una macchia schifosa, o se questa macchia sia solamente negli occhi e nelle lenti di chi l’abbomina. Io so che a molti il mio ardimento parrà soverchio. Molte persone religiose, benchè forse