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L’Origine dell’Uomo 139

fra la ipotesi evoluzionista e le credenze cristiane, io vidi più volte avanti a me, da lontano, e indicai anche a chi mi seguiva e dissi come si potrebbe valicare, il passo arduo, pauroso, al quale oggi vengo di proposito; un passo difeso con ogni sorta di armi, talvolta persino con l’oltraggio e Io scherno, da una moltitudine di nemici della Evoluzione, impedito da un’altra moltitudine di persone gentili e sensibili che rabbrividiscono solo a veder chi osa e passa. Il passo mette ribrezzo a parecchi che mi seguirebbero volontieri fin là ma non più oltre. Tutti, io credo, coloro cui non toccano passioni teologiche nè antiteologiche si farebbero volontieri evoluzionisti con me, se non convenisse passare di lì. Si comprende che parlo della ipotesi trasformista applicata alla origine della specie umana, e che il passo è di ammettere la validità della legge universale anche per l’uomo e quindi la origine della specie umana da una specie inferiore. Ora l’uomo è il punto centrale della Evoluzione. Se noi ammettiamo che tutte le specie inferiori traggono origine da un processo di evoluzione, ma che l’uomo fu creato da Dio, plasmando una statua di fango e animandola con un soffio, non vale la pena di affrontare conflitti per una teoria colpita nel cuore. Perchè sentenzieremmo noi a favore di una sola parte di questa teoria? Sarebbe come