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138 | Ascensioni umane |
Evoluzione risponde alla natura stessa e all’indirizzo del Cristianesimo. Se lo scrittore del Genesi ebbe sostanzialmente la visione di un graduale ascendere del Creato nelle sue origini dall’Imperfetto verso il Perfetto, S. Paolo ebbe la visione delle sue ascensioni future. S. Paolo che vide nell’avvenire una trasformazione dell’uomo e paragonò il nostro presente corpo animale ad un seme che deve generare un corpo spirituale, S. Paolo vide altresì trasformarsi, nel futuro, tutte le creature inferiori all’uomo, salire dietro al loro capo, uscire dal servaggio della corruzione, giungere alla libertà ed alla gloria. Egli ebbe una visione più sublime ancora, vide un sempiterno ascendere nostro de claritate in claritatem, di splendore in splendore, secondo la legge di continuo progresso dall’Imperfetto al Perfetto, scritta nei secoli dietro a noi. Molti commentatori, lo so, hanno spiegato diversamente quel passo meraviglioso della seconda epistola ai Corintii; a me però piace intenderlo come lo intese il Mistico della Imitazione, quando, parlando degli spiriti giusti saliti a una vita superiore, li dice: de claritate in clarilatem abyssi Deitatis transformati: trasformati di splendore in splendore, nell’abisso di Dio.
Durante il mio cammino per questa via che mi condusse a porre in luce concordanze profonde