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Per la bellezza d’un’idea 109

sempre, dappertutto, dentro e fuori di ciascuna cosa, traendo la varietà progressiva delle forme dalla unità del prìncipio con un’azione così ordinata e costante che le convengono i nomi di natura e di legge; e questo opera secondo infiniti parziali disegni, cospiranti ad un unico disegno infinito; per cui l’ordine dell’universo che per legge di attrazione suona contemporaneo nello spazio come una meravigliosa armonia, si svolge per la legge di evoluzione nel tempo con la continuità materiale e logica di un pensiero parlato, di una meravigliosa melodia che va dalle movenze più grandiose alle più appassionate, dagli splendori della luce agli splendori della mente e dell’amore; melodia divina, perchè mai non si compie eppure mai non divaga, sempre più magnificamente esprime un’idea ch’è per l’anima umana lo stesso maggior ideale possibile cioè non la perfezione assoluta cui l’uomo non può pervenire in eterno, ma il continuo indefinito ascendere ad essa. Mai come in tali visioni lo spirito umano ha potuto dalle cose sensibili rappresentarsi la sublimità del Creatore.

È vero che ad ogni fase del progresso scientifico si è accompagnata anche la negazione di Dio, ma ciò dimostra soltanto che è sempre possibile all’intelletto umano, al più ignorante come al più