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Per la bellezza d’un’idea 107

rozza materializzazione di quest’idea appartengono alle infime condizioni intellettuali della razza, così elevandosi la cultura, si eleva pure nei credenti più colti la idea della Divinità. Vi ha indubbiamente fra il progresso scientifico e l’idea di Dio una correlazione spirituale simile a quelle misteriose correlazioni che si osservano nel mondo organico per le quali allo sviluppo di un organo corrisponde lo sviluppo di un altro, e se il calice di un fiore si profonda, poco a poco si allunga la proboscide dell’insetto che in fondo a quel fiore deve attinger la vita. Ove mi si conceda una immagine più materiale ancora ma più appropriata, dirò che vi ha tra le radici del sapere umano e le radici dell’idea di Dio una via naturale occulta per cui quando lo spirito umano faticando ascende nella scienza, deve pure ascendere e ascende spontaneo, quasi per la legge fisica dei vasi comunicanti, nell’idea di Dio. Ad ogni maggiore progresso scientifico la nostra mente concepisce Iddio più grande e, sopra tutto, più diverso dall’uomo nel suo modo di operare. I progressi dell’astronomia, indicando l’ordine vero del sistema solare e la sua probabile subordinazione ad altri maggiori sistemi, hanno ampliato e glorificato il concetto nostro del Creatore, hanno moltiplicati nello spazio più remoto, più invisibile a noi i disegni ed i fini dell’azione sua divina.