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106 | Ascensioni umane |
genza nostra; noi pensiamo che tutti questi infiniti scopi diversi sono disposti secondo disegni più grandi, ordinati ad altri ancora maggiori, parti alla loro volta di un solo immenso disegno del quale è appena possibile alla ragione umana conoscere che ascende nelle sue linee generali dall’Imperfetto al Perfetto. Con questo noi intendiamo rialzare e non abbattere la dignità umana. Dalla statua di fango noi riportiamo la origine dell’uomo alla prima nebulosa, affidiamo a milioni di secoli, a tutte le forze della natura, a miriadi e miriadi di esseri viventi il sublime lavoro di preparare Adamo e i natali dello spirito personale e immortale. Promettiamo poi alla nostra specie, in nome della legge che la trasse dalla materia prima, una ascensione senza fine verso l’Infinito.
Noi rialziamo in pari tempo la dignità della natura inferiore, calcata sino a ieri con un disprezzo borioso, superstizioso ed ingiusto dall’uomo, suo portato; noi riconosciamo in lei l’azione costante dell’onnipotente volere divino per fini eccelsi dei quali appena si vedono e in piccola parte quelli che riguardano la specie nostra: noi promettiamo anche a lei una indefinita ascensione futura sua propria. Finalmente la nostra dottrina innalza e ingrandisce nell’intelletto umano la idea della Divinità. Come la mancanza assoluta o la