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Per la bellezza d’un’idea 97

genitori e fra loro, come agisca la forza che trasmuta. La selezione è certo un procedimento della natura ed è glorioso per Darwin di averla scoperta; in questo campo dove si combatte per la unità genealogica della vita vi è gloria per tutti; ma la selezione opera negli organismi dall’esterno, e come ammettere che nella produzione di forme nuove una o più cause esterne abbiano avuto parte maggiore che non la segreta potenza per la quale tutte le variazioni s’iniziano? Vi ha chi deprime ora Darwin a favore di Lamark. Certo vi è gloria anche per Lamark, certo all’ambiente, all’uso e al disuso degli organi è riconosciuta un’azione trasformatrice; ma quando il Nägeli vede uscire da una specie varietà diseguali in circostanze uguali e varietà uguali in circostanze diseguali, come si negherà che il principio della trasformazione è nello stesso organismo vivente e che le cause esterne solamente lo stimolano e lo dirigono?

E con quale causa esterna spiegherete voi le disposizioni simmetriche naturali che prima ancora del comparir della vita si manifestano nei cristalli e accompagnano poi la materia nella varietà infinita del mondo organico, nella foglia come nel bruco, nella farfalla come nel fiore? È forse esterna la forza che costringe, per così dire in terra e


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