Pagina:Artusi - La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene, Landi, 1895.djvu/296

276

via la testa, apritela dalla parte della schiena e conditela come la precedente.

La Clupea harengus è il genere tipico dell’importantissima famiglia dei Clupeini, la quale comprende, oltre alle aringhe, le salacche, i salacchini, le acciughe, le sarde e l'Alosa vulgaris, o Clupea comune, chiamata cheppia in Toscana. Questa, in primavera, rimontando i fiumi per deporre le uova, viene pescata anche nel lung’Arno a Firenze.

Le aringhe vivono in numero sterminato nelle profondità dei mari dell’estrema Europa e si fanno vedere alla superficie solo al tempo della riproduzione, cioè nei mesi di aprile, maggio e giugno, e dopo deposte le uova scompariscono nelle profondità della loro abituale dimora. Si vede il mare talora per diverse miglia di seguito luccicante e l’acqua divenir torbida per la fregola e per le squame che si distaccano. In Inghilterra arrivano dal luglio al settembre e la pesca, che si fa con reti circolari, n’è sì abbondante sulle spiagge di Jarmuth che talvolta se ne sono preparate fino a 500 mila barili.


376. - Baccalà alla fiorentina

11 baccalà appartiene alla famiglia delle Gadidee il cui tipo è il merluzzo. Le specie più comuni de’ nostri mari sono il Gadus minutus e il Merlucius esculentus, ossia nasello, pesce alquanto insipido, ma la leggerezza delle sue carni rendendolo di facile digestione è indicato ai convalescenti, specialmente se lesso e condito con olio e agro di limone.

Il genere Gadus morrhua è il merluzzo delle regioni artiche ed antartiche il quale, dalla diversa maniera di acconciarlo, prende il nome di baccalà o stoccafisso