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la danza dello scheletro 73

     A quell'acqua cheta e lucida
     Giunge a caso e vi s'affaccia,
     E ad un tratto resta immobile,
     Curvo il teschio, erte le braccia.

Delle dita fassi all'orbite
          Per guardar solecchio,
     E laggiù la propria imagine
          Vede in quello specchio:
     Guata torvo e non dà un crollo;
     Poi d'un balzo scatta e sbratta,
     E fuggendo a rompicollo
     Nel suo covo si rimpiatta.

Graf, Le Danaidi 10