Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
62 | sonetto d'autunno |
SONETTO D'AUTUNNO
O stanco autunno, o pia mestizia e cara
Allo stanco mio cor, dacché la folle
Lusinga tacque, e con lo sdegno a gara
L'inquïeto desio più non vi bolle;
O stanco autunno, dalle smunte zolle
Cui l'uom prostrato maledice ed ara,
Dal muto bosco, dal deserto colle,
Tu spiri al cielo una dolcezza amara.
E mentre il vento se ne trae le fronde
Inaridite, e pei cadenti clivi
Muojon, pregando il sol, gli ultimi fiori;
Tu scolorate larve, e tremebonde
Ricordanze nell'anima ravvivi,
E dolci sogni di perduti amori.