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54 | saluto al mare |
SALUTO AL MARE
O mar profondo, o generosa, invitta
Immensità! sempre, fidente e pia,
Quand'è più stanca e di dolor trafitta.
Sempre ritorna a te l'anima mia.
O mare, a te, che negli oscuri e vasti
Scoscendimenti ove il tuo gorgo dorme,
I prischi germi e le perplesse forme
Di quanto vive e dee morir creasti.
Perchè nell'ombra travedendo il lume
Forse del ver l'antica fantasia,
Nata sognò la genitrice iddia,
La sfavillante iddia dalle tue spume.
A te, che tutta la terrestre mole
Cingi e soggioghi, e nel volubil grembo
Specchi l'azzurro sterminato e il nembo
Vertiginoso e il fulvo occhio del sole.