Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
sonetto di primavera | 53 |
SONETTO DI PRIMAVERA
Terra, figlia del Sol, madre beata
Dell'industre Caino! ancor l'amica
Genitrice virtù con pia fatica
Il tenace tuo grembo apre e dilata.
E ancor la gleba di sudor bagnata,
E più di sangue, alla progenie antica
Del buon Caino crescerà la spica
E il tralcio lieto e la rosa odorata.
E ancor sopra le tombe e le rovine
E i campi sacri alle fraterne stragi
Pulluleranno erbe maligne e fiori.
E ancor, senza riposo e senza fine,
Pulluleran ne' petti aspri e malvagi
Desiderii e speranze, odii ed amori.