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46 l'ultimo viaggio di ulisse

     Che tra le nubi nascondea la cima.
     Oh vista! oh gioja non sognata in prima!
     Oh come allora alto sonò d'Ulisse
     L'applaudito nome, e benedisse
     L'ora ciascun che nelle sue parole
     S'era fidato! Scintillante il sole
     Dall'onde si levò: prospero il vento
     Facea volar le pinte prore, e lento
     Parea l'andare a paragon del voto.


Ma d'improvviso, ecco si stanca il moto,
     Fluttua, manca. Attonita quïete
     Incombe intorno, e viscide, concrete,
     S'adeguan l'onde. Ed ecco, dall'estremo
     Orlo dell'occidente, ove lo scemo
     Arco s'indugia della luna, spunta
     Una torbida nube, e la consunta
     Luce divora, e già da tutte bande
     Tumida, enorme, si solleva e spande.
     Allividisce il sol nello squallente
     Cupreo cielo, e repentinamente
     Sull'onde morte rovinoso balza
     Di venti un groppo. Il sol si spegne. Incalza