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l'ultimo viaggio di ulisse 25




I.


Già quattr'anni passâr dappoi che Ulisse
     In Itaca tornò. Quattr'anni ei visse
     In compagnia della fedel consorte
     E del caro figliuol: grato alla sorte
     Che dall'ira de' venti e del vorace
     Mar scampato l'avea; godendo in pace
     De' sudati riposi e del sonoro
     Applauso della Fama, e in coppe d'oro
     Bevendo il vin de' floridi vigneti
     Che dal padre eredò. Spesso co' lieti
     Compagni antichi delle sue fortune,
     Sedendo a mensa, o al foco, ei la comune
     Vita di riandar si dilettava
     Col pensier vigilante: e memorava
     D'Ilio le pugne, e dell'invitto Achille
     Il magnanimo sdegno, e di ben mille
     Eroi le gesta invidiate e chiare;
     E memorava dell'incerto mare

Graf, Le Danaidi 4