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16 la città dei titani



Da ogni parte ponderoso ed aspro
     S'erge il granito, colorata ride
     Copia di marmi, sfolgora il diaspro,
     Vittorïoso il porfido s'asside.

E in infiniti modi, in ogni parte,
     Nell'opra ingente e nel maggior disegno,
     A sovrumana possa, a divo ingegno
     Appar congiunta inimitabil arte.

Ma tra le moli erette al ciel, di cui
     Sublime e densa è la città, non tempio
     Sorge, non sorge altar, che porga altrui
     Di devoto e servile animo esempio.

E fra le incise pietre e i simulacri,
     Onde s'avviva la città deserta,
     Di nume effigie non appar, che offerta
     prece chiegga e servitù consacri.

Le invitte mura, cui nè sol nè gelo
     Offender può, sono immortal fatica
     Di quei titani ch'ebber padre il Cielo
     E uscir dal grembo della Terra antica.