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la città dov'io nacqui | 7 |
I.
La città dov'io nacqui è in Orïente,
Tra un gran monte di marmo e la marina,
E mira di lontan, vasta, fulgente,
Spandersi dell'Egeo l'onda turchina.
Ebra d'aria e di sol, tacitamente
Sogna un'antica visïon divina,
E fra le rose, e fra gli ulivi sente
Fremer non morta la sua gran rovina.
La città dov'io nacqui ebbe più lieti
Giorni, e invitta regnò sul mar profondo,
E di sé popolò remote arene;
E fu d'eroi, di saggi e di poeti
Madre feconda, e fu maestra al mondo:
La città dov'io nacqui ha nome Atene.