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La Casa Editrice G. Ricordi & C. rimpiange la perdita di uno fra i più affezionati, fedeli, zelanti impiegati, che per ben 30 anni occupò il delicato posto di segretario presso l'Amministrazione centrale.


cesare blanc. Entrato a far parte del personale ancora giovanetto, Cesare Blanc seppe in breve tempo acquistarsi la stima degli amministratori, così come si conquistò colla bontà dell'animo e la dolcezza dei modi la stima e la simpatia dei moltissimi che per ragione di affari ebbero a trattare con lui.

Ma da circa due mesi la salute del compianto Blanc dava motivo a qualche apprensione, ed il 2 febbraio scorso, mentre stava per recarsi all'ufficio, venne colpito da grave insulto apoplettico, ripetutosi poi il susseguente giorno 4 con esito letale.

Cesare Blanc, nato a Rovato d'Asti, era nipote del celebre pittore Eleuterio Pagliano, e morì nella ancora fresca età di anni 50.

I funerali ebbero luogo il 6 febbraio 1906, con largo concorso di persone: bellissime corone adoravano il feretro, inviate da G. Ricordi & C., dalla Casa filiale di Roma, dagli Addetti alla Casa Editrice G. Ricordi & C. in Milano, dai maestri G. Puccini, L. Mugnone, A. Palminteri, conte Luigi ed Enrica Grabinski Broglio, dai parenti.

L'estinto era da tutti rimpianto. E rimpianto vivissimo è il mio, che in un lungo volgere di anni ebbi, si può dire giornalmente, ad apprezzare qualità elettissime di onestà scrupolosa, di sincera affezione, di gentile deferenza.

Cesare Blanc rimarrà nobilissimo esempio di una vita attiva e di personale abnegazione.

Giulio Ricordi

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La Ditta G. Ricordi & C. ringrazia vivamente e le moltissime persone e quei giornali ad essa indirizzarono parole di meritato rimpianto per la morte di Cesare Blanc.

Il nostro egregio collaboratore E. A. Marescotti è stato colpito da grave, impensata sciagura: la di lui fidanzata Emilia Paoletti, dopo lunda e penosa malattia, moriva a soli 27 anni il 28 scorso mese.

Vivissime condoglianze alla famiglia ed al fidanzato E. A. Marescotti.

A Parma, a soli 25 anni, minata da crudele morbo che non perdona, è morta Antonietta Tezza, soprano lirico di bellissima voce; dotata delle più squisite qualità di arte e d'intelligenza aveva conquistato buona rinomanza nella carriera del canto. Allieva del maestro Vittorio Orefice di Padova, studiò a quell'Istituto Musicale, debuttando al Pagliano di Firenze con successo notevolissimo. Cantò acclamata in quale altro teatro, quando affranta dal mal sottile, dovette per consiglio dei medici sospendere quella carriera artistica che nella sua aspirazione ella si prevedeva luminosa.

Al padre, valente professore d'orchestra ed alla famiglia tutta le nostre più vive consoglianze.

A Bergamo, a 28 anni, è morta la nobile signorina Elena Maria Finardi, pianista distinta diplomata al Conservatorio di Bologna e figlia al nobile cav. Angelo Finardi, colonnello di fanteria nella riserva.

A Weimar, a 79 anni, morì la signora Rosa von Milde, che fu la primissima Elsa nel Lohengrin quando da Liszt fu messo in scena a Weimar il 28 agosto 1880. per lei il prof. Oloys Obrist dettò il noto sonetto:

Wie Du Bist, dachte Gott die Künstlerinnen,
Begeister, edel, mutig, fromm, bescheiden,
Eifrig, besonnen, neidlos, zum Beneiden.
Flessig, wie Bienen, die um Blüten minnen.


A Roma, morì la signora Filomena Petruzzelli vedova Poli, madre dell'intelligente ed operosissimo impresario Oreste Poli, uno dei soci della Società Suvini-Zerboni & C., e dirigente del Dal Verme e del Lirico.

A 94 anni, in Forlì, è morto il padre del celebre tenore comm. Angelo Masini, il signor Stefano Masini.

A Vienna è morto, a 78 anni, il prof. Adolfo Werthner, uno dei veterani del giornalismo austriaco, che fino al 1864 collaborò nella Presse, giornale da lui abbandonato per divergenze con l'editore Zang. In unione a Max Friedländer e Michel Etienne, altri redattori del suddetto giornale, il Werthner dfondò tosto la Neue Freie Presse, collaborandovi fino a pochi giorni prima della sua morte.