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Waldwebe di Wagner, le Voci del signor Alessandri sono quelle di un ciclame, del tiglio, di alcuni fra i pini, di alcuni tra i muschi e di una betulla. Il più linguacciuto è il tiglio, per quanto ammonisca i compagni di non saper favellare.

  • In una vendita fattasi a Londra, furono aggiudicate preziose edizioni di Shakespeare, e molte lettere di Washington, Jefferson, Lafayette ed altri. Tra le opere di Shakespeare erano due volumi, il primo contenente la rarissima edizione del Much Ado About Nothing (del 1600), e l'altro una copia del A mid summer night'd Dream, stampata da James Roberts nel 1600. Il primo volume fu venduto per 175 lire sterline, il secondo, probabilmente perchè aveva due angoli leggermente guasti, per 480 lire sterline.
  • Dinanzi a un elettisimo pubblico a Torino, si tenne a Palazzo Madama la terza conferenza dantesca. Isidoro Del Lungo parlò del Concetto del poema dantesco e la visione infernale, riscuotendo molti applausi.
  • Nella squisita rivista parigina, La Plume, De Tomel narra un curioso ed interessante aneddoto circa il compianto giornalista aupassant:

“Mi ero fermato giorni sono a Chaton nel restaurant Fournaise, la cui terrazza è stata da tempo immemorabile i rendez-vous dei canottieri della bassa Senna, e le cui mura sono ricoperte d'illustrazioni bizzarre dei più celebri artisti parigini. Sono una testa di cane dalle zanne minacciose, alcuni versi, ricoperti da un cristallo incastonato nel muro, attrassero la mia attenzione. Sotto ai versi una firma un po' sbiancata e quasi illeggibile, mentre i versi si leggono ancora benissimo. Studiai lungamente la firma e finalmente mi convinsi che era quella di Maupassant. Domandai schiarimenti al proprietario del restaurant, il quale mi assicurò che i versi erano realmente di Maupassant, versi che egli conservava gelosamente e che il poeta imporovvisò nel 1885. Eccosi l'improvvisazione, veramente sconosciuta ed assolutamente inedita:

Sauve-toui de lui s'il aboie
Ami, prends garde au chien qui mord,
Ami, prends garde à l'eau qui noie,
Sois predent, reste sur le bord!

Prends garde au vin d'où sort l'ivresse,
On souffre trop le lendemain...
Prends surtout garde à la caresse
Des filles qu'on trouve en chemin.

Piurtant, ici, tout ce che j'aime
Et que je fais avec ardeur,
Le croisas-tu? C'est cela même
Dont je veux garder la candeur.


  • Nelle Sale Crispi a Ferrara il signor DOmenico Tumiati ha letto non più un melologo senza musica, non più un dramma senza persoanggi, ma un poema, intitolato Marfisa.

Archelogia.

É noto che dal prof. Waldstein era stata proposta la costituzione di una Società Internazionale, sotto il patrocinio diretto dei vari capi di Stato, per concorrere con tutti i mezzi migliori agli scavi d'Ercolano. La questione è stata discussa e risolta dalla “Commissione centrale per le antichità e le belle arti„. Questa Commissione, tenuto conto dell'impressione sfavorevole che potrebbe produrre un rifiuto, finì per approvare la proposta Waldstein: sette favorevoli, quattro contrari, due astenuti. Votarono a favore Boito, Bernabei, De Petra, Gherardini, Brizzoni, Lœvy, Milani. Votarono contro Primo Levi, Oietti, Ricci, Venturi. Il presidente Visconti-Venosta e D'Andrea si sono astenuti.

  • M. Legrain, il ben noto egittologo che dirige gli scavi di Kartrak, Luxor ed Alto Egitto, in una sua conferenza ha elencato ben 200 statue in marmo e 8000 in bronzo, scoperte dal 15 novembre 1904 al 25 luglio 1905. Dove andranno a piazzarle? Fabbricheranno nuovi musei appositi? E ne varrà la spesa?
  • Il conte Primoli ha fatto dono al Museo Nazionale Archeologico di Firenze di un prezioso monumento etrusco. Si tratta di un vaso cinerario alto circa un metro e composto di vari pezzi montabili. Esso è decorato a rilievi con un giro di figurine rappresentanti le prefiche che piangono il morto. Il coperchio è scolpito a ideografia di un grande astro; sostiene nel centro una donna ammantata, che il direttore del Museo di Firenze interpreta come la dea della notte e della morte, l'Arusca Thufita o Tifanati; essa ha un manto stelato e porta al collo una collana ad imitazione di quelle d'ambra in uso nel secolo VII a. C., ma con una scarameo nel mezzo, che rappresenta l'dea della resurrezione, porta intorno ai fianchi una cintura formata di una serie di spirali corrispondenti a quelle così frequenti nelle tombe della prima età del ferro. La rappresentazione di questa cintura ha grande importanza, perchè in modo indiscutibile dimostra l'uso a cui servivano le suddette spirali nella toeletta della morta.
  • In una delle ultime sedute dell'Accademia dei Lincei, il senatore Comparetti ha fatto una interessante comunicazione verbale su di un frammento di papiro greco che sarà incluso nella raccolta dei papiri fiorentini. Si tratta di un brano papiro contenente i residui di quattro colonne di scrittura, delle quali una solamente è ben conservata e si può decifrarne facilmente il testo. Quest'ultimo risulta essere un frammento di un'opera filosofica di un autore che il prof. Comparetti non è giunto a riconoscere. Il papiro, a giudicare dalla scrittura, non può essere anteriore al I secolo dell'era volgare, nè posteriore al II.
  • Il senatore Vaccai ha presentato al Sindaco di Roma, per incarico delle sorella e del colonnello garibaldino Cattabeni, la calza che aveva Garibaldi al piede quando fu ferito ad Aspromonte. La calza porta uno strappo della palla ed una macchia di sangue. Un autografo di Garibaldi autentica l'identitò della calza. Eh! ci può star anch'essa in un museo!
  • Ed anche ci possono stare i visceri di Ramses II. Infatti il Matin di Parigi annuncia che quattro urne funerarie giunte da qualche tempo al Lpuvre aspettano la decisione del Consiglio generale dei Musei di Francia che non sa decidersi a respingere o ad ammetterle a partecipare alla magnifica collazione egiziana del gran museo francese. Le quattro urne contengono i visceri di Ramses II; e per quanto la loro importazione sia dovuta ad archeologi superiori ad ogni sospetto di trucco volgare, tuttavia i funzionari preposti alla verifica non sanno difendersi da una diffidenza sull'autenticità delle urne e del loro contenuto. Gli è che essi si rammentano di quella curiosa tiara di Saitapharne, divenuta, un bel dì, l0argomento delle risate del mondo due e anni e mezzo fa....
  • I direttori e i rappresentanti dei vari Istituti storici nazionali e gli incaricati delle missioni scientifiche a Roma, scrivono al Giornale d'Italia dichiarando di sapere da fonte sicura che sono infondate le notizie secondo le quali sarebbero stati commessi nell'Archivio Vaticano furti di manoscritti riguardanti la prigionia del papa Pio VII a Fontainbleau.
  • A Parigi furono venduti in un'asta i seguenti arazzi: Un miracolo di S. Martino, arazzo fiammingo del principio del XVI secolo, 8700 franchi; la Vergine, San Giuliano e S. Catererina, arazzo francese del XVI secolo, 7000; due arazzi rappresentanti personaggi vestiti all'antica, Giandra, XVI secolo, 4300; un Torneo, arazzo fiammingo del XVI secolo, 45800; Noè che compie un sacrifizio, Fiandra, XV secolo, 5850; Abigail, arazzo di Bruxelles del XVI secolo, 5050; Frammento di una grande composizione con vari personaggi del XVI secolo, 3450.

Letteratura.

  • Novissima ha pubblicato il suo album, uno splendore di pubblicazione che rinnovella ogni onore pel signor De Fonseca. Alezrdo Terzi e Duilio Cambellotti nell'album imperano, quello con Eterno femminino, scintillante