Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
240 | ars et labor |
la cornice, l'etere pittoresco: ed anch'essa riuscì piena di proprietà, piena d'effetto, piena di poesia. Epperò oggi ci è grato riprodurre i due scenari che furono ammirati al Dal Verme, entrambi bene ideati, ben colti, ben eseguiti.
Il primo ha ampiezza di linee, ha fantasiosità poetica ed in esso tutta la pittoresca introduzione dell'opera, con quella voce vianca modulata attraverso le lontananze, assonnate dell'alba, con quel misterioso scampanìo vagabondo per la vallata, trovava una magica corrispondenza di sfondo e di cornice. In esso l'incontro di Maria col Gallurese, che mette la nota passionale, base di tutta l'azione, trovava sullo sfondo di quel scenario un'efficacia di rilievo umano pieno d'armonico contrasto.
Il secondo scenario non ha l'ampiezza di prospettiva aerea del primo; ma ha ricchezza originale di dettagli ornamentali, di tonalità pittoriche, di luci e linee al tutto tipici in quella tipicissima regione della Sardegna che è la Gallura, dai rozzi stazzi raggruppati in cussorgie, che fanno pensare ai ladderi del Campidano ed ai tapias degli Argentini.