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amore a dargli lezioni di armonia, contrappunto e composizione. Durante il periodo degli studîi compose una Cantata per soli, coro e orchestra (Il sogno di Polisenda), un Quartetto per archi, una scena lirica (Idilli estivi) e alcune Arie di stile antico per canto. In meno di tre anni il giovane allievo aveva fatto tali progressi da essere già abbastanza maturo per lanciarsi finalmente nel libero campo dell'arte, e, poichè il teatro era stato sempre l'oggetto dei suoi ideali, col teatro volle esordire. Sopra un libretto apprestatogli dal fratello Alberto, compose con molta foga ed in breve tempo la sua prima opera: Teodoro Körner.
Ha finito per un'opera in tre atti, Sperduti nel buio, presa dal dramma di Roberto Bracco e sceneggiata dal fratello Alberto; se il teatro Dal Verme si aprirà a stagione lirica nel prossimo autunno assai probabilmente il nuovo lavoro del Donaudy affronterà il giudizio del pubblico milanese.
Alberto Donaudy. — È nato a Palermo nel 1880. Ha seguito gli studi classici e l'Università laureandosi in legge. Ma anch'egli ha voluto seguire la sua vocazione dedicandosi esclusivamente alla letteratura, e giornali e riviste pubblicano da alcun tempo sue poesie e suoi scritti letterarî. È autore del libretto Teodoro Körner, molto elogiato dalla stampa tedesca, nella traduzione di L. Hartmann, per il coscienzioso studio dell'ambiente rivoluzionario tedesco e per la fedele e passionale riproduzione del carattere e delle vicende occorse al Tirteo della Germania. È pure autore della lirica di Sperduti nel buio.
lorenzo parodi. Lorenzo Parodi. — È il critico musicale del Caffaro di Genova ed è un critico musicale che conosce la musica. Ciò è già qualche cosa: ma ammettiamo pure che alla stregua dei criteri modernissimi vigilanti sulle rubriche musicali di certi giornali politici, ammettiamo pure che ciò sia poco, niente sia: e allora aggiungeremo che il signor Parodi è un critico musicale che digerisce bene non solo col pensiero, ma anche col ventricolo: e intendiamo dire con questa molto fisiologica espressione che egli è un critico calmo, riflessivo, equanime, tale che non impronta i propri giudizi ai giochetti dei nervi od alle fasi digestive, è un critico che conosce ciò che giudica, che si dà ragione dell0importanza dell'assennatezza d'un giudizio, epperò questo giudizio, prima di emetterlo, ben lo medita, ben lo calcola e bene altresì letterariamente lo formula. Bene lo formula?... Si, perchè Lorenzo Parodi è anche un critico che sa scrivere molto bene, come sa parlar bene quando si fa conferenziere, sia che trituri un lavoro d'arte nell'analisi del processo tecnico in relazione all'intento estetico, sia che lo ravvivi in una sintesi che reintegrandolo, lo deterga. Cos' Lorenzo Parodi si eleva come una simpatica personalità nel campo giornalistico della critica musicale italiana, una personalità che ha lata e bene meritata considerazione.