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214 ARS ET LABOR

— Ma la mia risposta dipende dalla sua. Julie lo guardò con stupore. Ogni traccia di dolcezza affettuosa era scomparsa, ed essa si vedeva davanti il Jacob Delafield che il suo istinto aveva presentito fin dal principio sotto alle spoglie modeste e cortesi dell’uomo di mondo, quel Jacob Delafield che la spaventava, come aveva detto alla Duchessa. Ma la sua passione fece sparire ogni altro pensiero. Con furore e con angoscia essa si accorgeva di essere stata ingannata. Signor Delafield — dissella forzandosi di restar calma — non comprendo bene la sua attitudine,^ma per quanto posso capire, la trovo intollerabile. Se lei mi ha ingannata

— Non l’ho ingannata. Lord Lackington è morente. Ma non è per questo che lei si trovava alla stazione — ripetè Julie con veemenza. — Perchè è venuto all’arrivo del treno d’Inghilterra? I suoi occhi visibili ora nel chiaror dell’alba, brillavano imperiosamente. E la voce interiore ripeteva ancora a Jacob: — Parla, smetti ogni convenzione. Lascia che l’anima parli all’anima. j > i • Sedette nuovamente presso a lei cogli occhi fissi al suolo. Ad un tratto la guardo dritto in viso. — Mademoiselle Le Breton — lei andava a Parigi per incontrare il Maggiore Warkworth. Julie sussultò. — E quando ciò sarebbe? — esclamò essa sfidandolo con fierezza. — Ho il dovere d’impedirlo — ecco tutto! L’accento di Jacob era calmo e risoluto. — Chi — chi l’ha autorizzato a vegliare su me? — Si può salvare qualcuno — anche colla violenza. Lei era troppo preziosa per permetterle di perdersi.... Il suo sguardo così energico e triste penetrò pieno di compassione nello sguardo di Julie. Jacob era invaso da una forza che non gli apparteneva più — quella stessa forza che in sommo grado fece di S. Francesco «un gran domatore d’anime». — Chi l’ha pregata di essere nostro giudice? Nè io, nè il Maggiore Warkworth non le dobbiamo nulla...... — No. Ma io le devo il mio aiuto, come uomo e come amico. Questa verità mi e apparsa bruscamente. Lei arrischiava il suo onore. Io le ho sbarrato la via. Quelle parole parvero farla impazzire.... — Cosa — cosa può lei sapere delle circostanze? — gridò con voce strozzata. — E imperdonabile, è un oltraggio. Non sa nulla — nè di lui, nè di me. Strinse le mani sul suo petto con un gesto magnifico e doloroso, come se volesse difendere nello stesso tempo il suo amante e il suo amore. — So che lei ha molto sofferto — diss’egli abbassando gli occhi. — Ma soffrirebbe assai più se... — Se lei non fosse intervenuto. — • Il velo le era ricaduto sul viso. Lo rialzo con gesto disperato e impaziente. — Signor Delafield, posso dispensarmi della sua vigilanza. — Ma non può però dispensarsi — e parlava con lentezza — dal rispetto di lei stessa. Julie si nascose il viso fra le mani. — Se ne vada — diss’ella. — Se ne vada! Delafield andò all’estremità del battello e vi rimase immobile, guardando verso la terra senza nulla vedere. Da ogni parte le tenebre si dissipavano, e in lontananza briillava già un ombra bianca che era Douvres. Jacob sentiva che tutto il suo essere era scosso da quella prova che assale così di rado gli uomini superficiali e timidi; la lotta intima di due personalità luna contro l’altra. Gli sembrava di non esserne degno. Mancava solo un quarto d’ora prima che il battello approdasse a Douvies, ed egli torno presso a Julie......... Era seduta allo stesso posto, perfettamente immobile, colle mani incrociate sulle ginocchia e col velo abbassato. — Posso dirle una parola? — chiese egli con dolcezza. Julie non rispose. — Non è che questo. Ciò che le ho confessato stanotte resta un segreto sepolto fra noi due. È come se non fosse mai stato detto. L’ho fatta soffrire, gliene chiedo scusa dal profondo del cuore, e in pari tempo — la sua voce tremava — ringrazio Dio d aver avuto il colaggio di farlo... Lo sguardo che Julie gli diede glielo mostrò colle labbra frementi e accasciato dall emozione. — So che lei crede di aver ragione — gli rispose essa in tono cupo e forzato — - ma d oia innanzi non possiamo essere che nemici. Mi ha tiranneggiato in nome di leggi che lei venera e che io respingo. Non mi resta altro che pregarla di non occuparsi più della mia vita in avvenire. Egli non rispose. Stordita e vacillante, Julie si alzò. Si avvicinavano rapidamente al porto. Colla fierezza glaciale di una vinta che trova più dignitoso il sottomettersi che il lottare,