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Strana anomalia del cuore!

Se Noemi poco prima aveva provato un moto di gioia d’aver potuto sviar l’attenzione della cugina da’ suoi occhi pregni di lagrime, ora, alla nuova domanda, ella ne sentì tutto il vuoto, e avrebbe quasi voluto tornare sul primo discorso, e dovette fare uno sforzo per non rispondere un: “non m’importa nulla di saperlo„ che, se non le venne sul labbro, certo le si affacciò alla mente troppo compresa dal suo doloroso pensiero.

— Non saprei, cara; — rispose ella col tuono di voce leggermente indifferente di chi vorrebbe una risposta assai breve.

— È lavoro di mia nipote Giulia; me lo ha regalato pel mio onomastico; — riprese la Firmiani sedendosi con Noemi accanto al fuoco che ardeva sul caminetto.

— Il tuo onomastico! Quand’è stato? — chiese Noemi.

— Ieri, è stato; — rispose Cristina — Ah cattiva! Quest’anno ti passai senza un pensiero. Mi sono ben accorta non vedendoti venire da me. Ci sono state tutte a trovarmi le mie amiche; meno tu. Ma ti perdono, — soggiunse prendendole una mano con bontà — ti perdono perchè so che...

E s’interruppe fissando la cugina negli occhi.

— Perchè sai che...? — domandò Noemi invitando Cristina a continuare.

— Perchè so che tu ami; — aggiunse sottovoce la Firmiani.