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alla Gigia, salutò con garbo parigino la Dal Poggio e suo marito e s’allontanò col professore in cerca di una carrozza che li trasportasse a Novara: di là Bartelloni volgeva a Milano; Gastoni a Genova.

— Dunque che ne dici, Alfredo? — chiese il vecchio al giovine quando furono soli.

— Io non so che pensare. Aspetto da voi il motto dell’enigma. Quel marito, tra le altre cose, ha fatta una trasformazione incredibile.

— Non hai mai sentito un proverbio che dice che l’uomo ogni sette anni cambia la pelle e il carattere?

— Io non ci credo, ma so che c’è.

— Hai torto di non crederci. In tutti i proverbi c’è il suo lato di vero; — rispose il filosofo — Quell’uomo che non aveva mai amato sua moglie, che non sapeva che cosa volesse dir vero amore... fu trasformato in un giorno solo, che dico!... in un minuto, come per effetto d’incantesimo... come per miracolo. In fisiologia questi esempi non sono così rari come si crede. Basta una forte scossa morale... od anche soltanto fisica. C’è stato il caso d’un mezzo scemo, che avendo ricevuto una potente bastonata sulla profondità metafisica diventò poi un profondo metafisico. Il Dal Poggio ebbe una vera metamorfosi di cuore. Egli ha finalmente compreso che l’amore non s’acquista che colla dolcezza e coll’amore:

Amor che a nullo amato amar perdona.