Pagina:Arrighi - La scapigliatura e il 6 febbrajo, Milano, Redaelli, 1862.djvu/297

— Mi guardi bene;... sono io tanto cangiato?

— Voi! Sarebbe vero!!... Dunque, egli forse??... — gridò il Dal Poggio mostrando a dito Emilio.

— Egli è la creaturina che lei ha abbandonata quella notte e che senza volerlo si è vendicata di quell’abbandono.

Il Dal Poggio non mise un fiato, non mandò un lamento. I capegli gli si rizzarono sul capo; portò le mani alla testa come Caino dopo il primo delitto, e uscì fuggendo a corsa da quella casa, come un uomo cacciato dallamaledizione.