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forca!? È una morte come un’altra. Perchè averne ribrezzo più che di una palla? Una palla ti può tenere inchiodato a letto un anno fra i tormenti... la forca no;... dicono anzi che dia un certo piacere...; ha i suoi vantaggi!... E poi quel poter gridare una volta viva l’Italia sul loro mostaccio... che gioia tremenda deve essere!... più che impiccarmi non ponno fare!... poter dir loro delle parole sanguinose prima di morire... al cospetto dei miei concittadini che verranno a vedermi salire sul palco... E Noemi?

Questo nome caro e soave che si gettò a un tratto, e quasi suo malgrado, attraverso alle sue bieche fantasie, questo nome che gli ridestò tutte le splendide e belle emozioni della sua vita d’amore, lo turbò fieramente.

— Maledetta la politica! — sclamò — maledetti i Tedeschi, maledetti i tempi! Cara Noemi! Dire ch’io l’ho già fatta piangere coi miei malumori... Sì! Maledetta la politica! Che cosa mi sarebbe mancato per essere felice, se avessi voluto star lontano da queste orribili faccende? Ormai ho denaro... ho una posizione... ho quella donna che soltanto sei mesi fa mi pareva sacrilegio a pensare di poterla possedere... così bella!... così invidiata da tanti cuori!... che mi ama... ch’io amo... perchè l’amo, perchè sento che anche in mezzo a queste angoscie, che mi tocca di dissimulare a tutti..., sento che l’amo come un pazzo... Povera e cara Noemi!... Oh ma fra poco uscirò da queste strette... sarò