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— Perchè dunque?

— Perchè sarebbe un infame.

— Oh! bella novità che mi conti tu, Gigia! Che cosa sono gli uomini?

— No; non credo che Emilio l’abbia detto; non può averlo detto.

— Ebbene no, non fu Emilio; questa volta hai indovinato.

— Chi fu dunque?

— Fu Gastoni che la trovò in casa sua quella stessa sera che fu ferito; l’altro jeri sai bene?

— In casa sua? Ah ella va a trovarlo in casa sua?... oh me meschina! — sclamò la Gigia cominciando a lagrimare.

— Via, non farti vedere a piagnucolare adesso. Sei pur buona di accorarti per queste cose!

La Gigia avea chinato la testa nelle palme e piangeva sommesso.

— Sta su allegra, sciocca, che a questo mondo quando si spegne un cero si accende una torcia. Ascolta; non per metter male, ma per aiutarti nel caso, tu sai che quell’altro povero giovine è sempre a’ tuoi comandi appena tu faccia un segno. E ti assicuro io che egli ti tratterà un po’ meglio di quel tuo spiantato orgoglioso. Egli ha quarantamila lire all’anno da spendere.

La Gigia alzava le spalle e crollava il capo.

— Sai che cosa t’ho a dire? Che sei una sciocca e che non è certo così che potrai farti voler bene dagli uomini.