gozianti sciolti, che furono dai vincoli dello statuto Veneto, che ne prescriveva l’incannaggio, peso e forma, a seguire il nuovo ordine di cose. In fatti Marco Ghirardelli secondando il naturale suo genio, ed amore pella negoziatura, e del quale era sì vivamente animato, nel 1820 conosciuto avendo, che andavano in degradazione le manifatture a vecchio metodo, e non risparmiando fatiche, nè viaggi, con grave suo dispendio, fece pervenire le macchine costrutte, sopra i modelli inglesi da Como, dalla ditta Girard, e Descamps, trovando molti ostacoli nell’eseguire le di lui intraprese; mossi da così bello esempio i negozianti Gio. Maria Pasini nel 1830, e successivamente la ditta Fratelli fu Luigi Radici, e la ditta Antonio Motta, seguironlo; di nobile gara accesi, per quanto da loro dipende, continuano gli instancabili negozianti, a rendere migliorata la loro fabbricazione dei panni. Prospera grandioso nuovo stabilimento di lanificio fondato dal Marco Ghirardelli, che estese durante la sua vita, terminata nel 1828. I superstiti di lui figli Andrea e Battista le orme seguendo del rispettabile loro genitore, sempre più vanno ampliandolo, in modo da renderlo degno di ammirazione, a chi davvicino il riguarda, le novità, le perfezioni introducendo tutte, che la bravura del secolo seppe inventare, ponendosi in tal guisa a livello, ed in concorrenza con nazionali, e delle estere nazioni. Gli altri commercianti surriferiti, non tralasciano pur essi ogni cura per rendere migliorati i loro negozi, esistendo quello a vecchio metodo dei Radici prima del 1722, eretto da Gio. Andrea Radici, passato nei figli e pronipoti.